Il GAD (disturbo d’ansia generalizzato) è comunemente associato a decorso cronico e riduzione della qualità di vita del paziente ed è caratterizzato da preoccupazioni eccessive e incontrollabili legate a molteplici eventi o attività. La Terapia Metacognitiva (MCT) è il trattamento d’elezione nelle linee guida internazionali; tuttavia, l’efficacia del protocollo di gruppo (g-MCT) è stata analizzata da un solo studio, che ne ha confermato l’efficacia per ridurre i sintomi, ma che non è stato conclusivo riguardo all’effettiva fattibilità di una terapia così strutturata. Quindi, uno studio pilota recente (Haseth et al., 2019) ha valutato fattibilità ed efficacia della g-MCT.
Il campione era composto da 23 partecipanti, di cui 22 donne, con GAD; sono stati suddivisi in 5 gruppi di terapia e sottoposti a 10 sessioni di gruppo settimanali di 90 minuti: ogni sessione era strutturata su formulazione del caso personale, messa i discussione delle credenze metacognitive e prevenzione delle ricadute. Prima del trattamento, dopo esso e in un follow-up di 3 mesi sono stati somministrati: il The Penn State Worry Questionnaire per la misurazione del rimuginio; il Generalized Anxiety Disorder-7 per l’assessment dei sintomi del GAD; Il The Patient Health Questionnaire-9 per la sintomatologia depressiva; la Generalized Anxiety Disorder Scale-Revised per la valutazione del GAD secondo il modello cognitivo.
La g-MCT si è dimostrata efficace per ridurre i sintomi di rimuginio, ansiosi e depressivi, oltre che ad abbattere le credenze metacognitive e le strategie di coping disadattive; il 65.3% del campione aveva mostrato recupero sintomatologico, il 30.4% era migliorato e solo il 4.3% (1 paziente) non era migliorato. Al follow-up di 3 mesi, il tasso di recupero era aumentato al 78.3%.
Per la fattibilità della terapia, il 75% dei pazienti eleggibili aveva accettato questo tipo di trattamento e non si sono verificati drop out; alla fine del trattamento, i terapeuti hanno considerato la g-MTC un metodo applicabile alla pratica clinica.
La g-MCT può quindi offrire un approccio alternativo a quello individuale MCT; i tassi di recupero e gli effetti sui sintomi dimostrano che il protocollo di gruppo potrebbe essere efficace quanto quello individuale e la CBT; la ricerca futura dovrebbe testare questi dati su campioni più numerosi.