Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP) è uno dei disturbi di personalità più comuni nella psichiatria, caratterizzato da specifici tratti di personalità secondo il DSM-5. Questi tratti includono la preoccupazione per i dettagli, il perfezionismo, l’eccessiva dedizione al lavoro, una coscienziosità estrema, difficoltà a delegare compiti, l’incapacità di gettare oggetti inutili, l’avarizia, la testardaggine e la rigidità. Questo disturbo influisce negativamente sul funzionamento psicosociale e sulla qualità della vita del paziente.
Le persone con DOCP mostrano difficoltà nella sfera dell’identità, intimità, empatia e nell’abilità di autodirezione. Oltre al perfezionismo, possono manifestare due o più tratti psicopatologici di personalità tra cui la perseveranza, l’affettività ristretta e l’evitamento dell’intimità.
Questi individui tendono a sentirsi costantemente obbligati a raggiungere obiettivi, hanno difficoltà a godersi momenti di piacere e relax, e spesso cercano di controllare gli altri. Inoltre, il DOCP compromette la qualità dell’attaccamento, spesso risultando da un’infanzia caratterizzata da cure limitate ed eccesso di protezione.
Sono svariati gli schemi interpersonali che guidano il comportamento dei pazienti con DOCP. Questi schemi possono essere motivati da un desiderio di attaccamento, autostima o autonomia/esplorazione, ma spesso portano a problemi nelle relazioni e contribuiscono al mantenimento del disturbo.
Il DOCP può coesistere con il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), ma i due disturbi differiscono perché nel DOCP possono mancare le classiche ossessioni e compulsioni tipiche del DOC. Inoltre, i pazienti con DOCP spesso non percepiscono disagio legato alle loro caratteristiche di personalità, che considerano adattive, mentre nel DOC, i pazienti sono tormentati dai sintomi che desiderano eliminare.