I disturbi alimentari rappresentano problemi complessi legati all’approccio e al rapporto con il cibo e il proprio corpo. Possono assumere diverse forme:

  1. Anoressia Nervosa: caratterizzata dalla restrizione alimentare, con controllo ossessivo del cibo e una significativa riduzione della quantità di cibo assunto, portando a perdita di peso estrema e gravi conseguenze fisiche.
  2. Bulimia Nervosa: comprende la perdita del controllo sull’assunzione di cibo, seguita da comportamenti di espulsione come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Non comporta necessariamente perdita di peso visibile.
  3. Disturbo da Binge Eating (BED): coinvolge l’assunzione di grandi quantità di cibo in breve tempo con la perdita del controllo, ma senza comportamenti compensatori come il vomito. Può portare a significativi aumenti di peso.
  4. Sindrome da Alimentazione Notturna: caratterizzata da un’iperalimentazione serale o notturna, associata a insonnia e possibili disturbi dell’umore.

Altre condizioni relative ai disturbi alimentari includono:

  1. Ortoressia: una preoccupazione eccessiva per il cibo sano, portando a comportamenti

    alimentari rigidi e isolamento sociale.

  2. Pregoressia: si riferisce a comportamenti ossessivi legati all’alimentazione durante la

    gravidanza, inclusa la preoccupazione per i cambiamenti fisici e l’attività sportiva

    eccessiva.

  3. Vigoressia: interessa prevalentemente gli uomini ed è caratterizzata da un’ossessione

    per il proprio corpo, enfatizzando il desiderio di muscolatura e l’uso di diete proteiche

    estreme e attività sportive intense.

Questi disturbi alimentari sono complessi e possono avere serie implicazioni sulla salute fisica e mentale. Richiedono un trattamento specializzato per affrontare le radici dei problemi e promuovere una relazione sana con il cibo e il corpo.