L’evitamento esperienziale consiste nell’eccessivo utilizzo da parte dell’uomo di strategie di controllo. Tutti mettono in atto comportamenti di questo tipo, al fine di fuggire da situazioni, pensieri, emozioni e ricordi che fanno star male. Se praticate con costanza, però, tale strategie possono comportare ansia, tristezza, depressione, ossessioni varie, dipendenza da persone, alcool, droghe, e attacchi di panico.
Attacco di panico e strategie di evitamento
Sono 10 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita hanno avuto un attacco di panico che si trasforma poi in una malattia cronica in un caso su due.
L’autore dell’articolo preso in questione, descrive il suo primo attacco di panico, all’età di vent’anni (tipica età di esordio). Racconta di essersi trovato in un locale con degli amici quando all’improvviso percepì la presenza di troppe persone che gli impedivano di respirare. In risposta, impulsivamente, lasciò il locale: attuò, cioè, un comportamento di evitamento. Però così facendo diede inizio al consolidamento negativo, ossia la tendenza a ripetere il comportamento che ha allontanato le sensazioni fastidiose.
In altre parole, il suo corpo ha associato l’esperienza negativa con l’ambiente, imparando a temere e ad evitare quella situazione al fine di evitare l’attacco di panico. L’evitamento, quindi, invece di indebolire l’ansia la può solo rafforzare.
Alterazioni fisiologiche
Oltre al comportamento evitante, l’attacco di panico si caratterizza anche per le alterazioni fisiologiche (come il battito del cuore accelerato, il respiro affannato, un senso di confusione generale e la fatica a deglutire) e cognitive (preoccupazioni e pensieri che confondiamo con la realtà immaginando disastri di ogni genere finendo per escogitare decine di modi per evitarli).
L’evitamento oltre a rafforzare la fobia e l’ansia, porta anche ad un enorme impoverimento esperienziale, in quanto per paura di provare evitiamo tutte le situazioni che possono provocare ansia e il panico.
Step della strategia di evitamento
La strategie di evitamento si caratterizza per quattro step:
- si evitano tutti i luoghi dove si è verificato l’attacco di panico
- si evitano i i contesti simili a quelli in cui si è verificato l’attacco di panico
- si evitano posti in cui la fuga è difficile
- non si riesce a far niente da soli (proprio come Alessandro Manzoni che, sofferente di attacchi di panico, non fu più in grado di uscire da casa da solo).
Una soluzione in caso di attacco di panico potrebbe essere andargli incontro, in modo da fargli perdere vigore e ridimensionarlo. Non combattendolo, si indebolirà da solo e allo stesso tempo crescerà il coraggio per affrontare le circostanze quotidiane in cui insorge.
Per maggiori informazioni, contatta il Centro Medico Carugate in Via Bertarini, 22, 20061 Carugate MI. Telefono: 340 322 5040