Tra i principali fattori che contribuiscono all’interruzione del continuum dello sviluppo di un bambino, troviamo l’ospedalizzazione e l’esperienza degli interventi chirurgici.
La separazione dal nucleo familiare, la scarsa familiarità con l’ambiente, le procedure mediche e il ricovero comportano, infatti, una completa e necessaria riorganizzazione della vita dell’individuo e del suo nucleo familiare che porta inevitabilmente a ripercussioni sullo sviluppo emotivo, relazionale, cognitivo e sull’immagine attribuita a sé e al proprio corpo.
Due sono gli aspetti fondamentali che possono essere visti come fonti di stress in ambiente ospedaliero: l’ansia e il dolore.
Problematiche psicologiche dopo interventi chirurgici
Analizzando diverse tipologie di interventi chirurgici, si è potuto notare che il principale outcome psicologico ottenuto dopo ogni intervento sia stato lo sviluppo di vissuti di ansia, depressione, trauma e decremento del benessere del bambino e dei suoi genitori.
Questi vissuti sembrano essere dovuti alla notevole mancanza di supporto nell’ambiente ma soprattutto alla scarsità delle informazioni ricevute sull’intervento e su come affrontarlo (Gabriel et al, 2018).
Ansia genitoriale
Al tempo stesso, l’ansia genitoriale può avere effetti critici sulla percezione del dolore: è stato dimostrato, infatti, che l’elevata ansia del genitore prima di un intervento chirurgico del figlio, influenza la successiva capacità di quest’ultimo di fronteggiarlo.
Si assiste ad una paura nei confronti del dolore e della malattia con ripercussioni a lungo termine che mettono in pericolo la vita del soggetto portando alla messa in atto di strategie di evitamento nel prendersi cura di sé con conseguenti situazioni di rischio per sé stessi e per gli altri (Fischer et al,2019).
Supporto allo sviluppo dell’intelligenza emotiva
Si rende a questo proposito necessario un supporto allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, la creazione di uno spazio che permetta al bambino di esprimersi, un aiuto nello sviluppo delle strategie di coping e un supporto ai genitori che avrà influenze indirette anche sul bambino.
Sostegno emotivo prima e dopo un intervento chirurgico
Grazie agli studi degli anni ’50 di Renata Gaddini, in Italia si è iniziata a porre maggiore attenzione a questi aspetti con una conseguente crescita dell’offerta di servizi interni alle strutture ospedaliere quali l’assistenza scolastica, il soggiorno dei genitori e uno spazio dedicato al gioco.
Quest’ultimo è un fattore molto importante che dà al bambino ospedalizzato la possibilità di sviluppare una maggiore padronanza di sé, consente una maggiore esplorazione dell’ambiente spesso limitata a causa della ridotta attività fisica e migliora dunque la comprensione del mondo.
Per questo motivo è fondamentale la presenza nei reparti di volontari e di personale qualificato che permettano il realizzarsi di molteplici attività ludiche che comprendano anche il coinvolgimento dei genitori al fine di normalizzare la situazione difficile che il nucleo familiare si trova a vivere e di ricreare uno spazio sicuro di supporto e di cura.
Citando alcune associazioni presenti nel nostro paese troviamo l’” A.B.C. Associazione per Bambini Chirurgici del Burlo Onlus” all’interno della quale si possono trovare appartamenti dedicati e pensati ad hoc per le famiglie, una grande presenza di volontari e un continuo sostegno emotivo per alleviare le preoccupazioni delle famiglie supportandole passo dopo passo.
Benessere psicologico del bambino durante gli interventi chirurgici
In conclusione, si può affermare con certezza che diventa sempre più necessario andare oltre l’aspetto medico e della cura in sé, orientando il percorso medico ad un intervento che integri il benessere psicologico del bambino e della sua famiglia fornendo comunicazione, sostegno ed empatia.
Bisogna imparare a riconoscere i bambini come persone, persone dotate di un nome e inserite in un continuo circolo di emozioni, paure, pensieri e preoccupazioni: non corpi, ma esseri umani.
Per maggiori informazioni, contatta gli specialisti del Centro Medico di Carugate.