Bambini e ragazzi possono rispondere in maniera differente a situazioni di stress, in base a età, fattori personali e ambientali e la loro interazione; secondo The National Child Traumatic Stress Network, potremo osservare, in base all’età:
- Età prescolare: brutti sogni, difficoltà di linguaggio, perdita di controllo della vescica, costipazione
- Età 6-12: irritabilità, comportamenti aggressivi, incubi, riduzione dell’appetito, sintomi fisici, perdita di interesse, perdita di informazioni apprese a scuola, continue richieste di attenzione
- Età 13-18: sintomi fisici, disturbi di sonno/appetito, agitazione o mancanza di energia e apatia, isolamento, tentativi di evitare la scuola.
Rendere i figli esenti dallo stress della pandemia è impossibile, ma è possibile e opportuno aiutarli ad acquisire le competenze per far fronte alle difficoltà, promuovendo la resilienza, ossia un atteggiamento più coraggioso, curioso, adattabile e disponibile al mettersi in gioco, uscendo anche dalla zona di comfort, per aiutarlo, a lungo termine, a raggiungere i propri obiettivi. La resilienza è un costrutto dinamico e multidimensionale, correlato all’interazione tra individui e ambiente; una buona relazione genitoriale, oltre alle attitudini personali, è fondamentale per il suo sviluppo. Philip Fisher, dell’Università dell’Oregon, sostiene che la presenza di un caregiver coerente e protettivo sia fondamentale, soprattutto in situazioni di stress, per lo sviluppo sano.
Alcuni suggerimenti per promuovere la resilienza: creare un ambiente organizzato, parlare di emozioni in famiglia, promuovere, al posto di atteggiamento di critica, un linguaggio positivo e rispettoso ed il reciproco aiuto, promuovere il problem solving e l’autocontrollo, incoraggiare la flessibilità cognitiva, promuovere gioco creativo ed esercizio fisico, incoraggiare pratiche di Mindfulness (consapevolezza). Tutto ciò permette lo sviluppo di una relazione empatica e accogliente in cui i bambini e ragazzi possano sentirsi al sicuro. Il problem solving, l’autocontrollo e le capacità di pianificazione inoltre potenziano il funzionamento esecutivo, localizzato nella corteccia pre-frontale, la cui attivazione in situazione di stress calma l’amigdala, centro delle emozioni da cui parte la risposta fisiologica allo stress.
È importante anche rinforzare la partecipazione a routine familiari, aiutando fratelli e parenti, e promuovere lo sviluppo dei punti di forza permette di sviluppare una mentalità flessibile, aperta al miglioramento. L’attività sportiva, un clima familiare positivo e ottimista, le pratiche mindful, la consapevolezza del momento presente sono tutti fattori che contribuiscono alla riduzione dello stress.
I bambini hanno straordinarie capacità di rispondere a situazioni di difficoltà, quando c’è un adulto che crede in loro e che li aiuti a sviluppare la resilienza anche in un momento difficile come quello di una pandemia.