Le disfunzioni sessuali femminili sono diffuse e assumono varie forme tra cui la mancanza di desiderio sessuale, l’alterazione dell’eccitazione, l’incapacità di raggiungere l’orgasmo, il dolore associato all’attività sessuale oppure una combinazione di questi problemi.
La disfunzione sessuale femminile può avvenire in qualsiasi momento della vita di una donna, ma è sicuramente più comune nei mesi successivi al parto. Il parto infatti, porta inevitabilmente a cambiamenti fisici ed emotivi che riguardano la donna e quindi anche le sue relazioni, specialmente quella di coppia. I disturbi sessuali possono avere un impatto significativo sulla salute della donna e di conseguenza sulla sessualità della coppia.
Il trattamento dei disturbi sessuali necessita di competenze specifiche e può richiedere tempo. Sono molte le cure non farmacologiche che risultano fondamentali nel trattamento di questi disturbi sessuali; alcuni esempi sono la terapia sessuale e di coppia, gli esercizi del pavimento pelvico, la psicoterapia, i cambiamenti nello stile di vita, il miglioramento dell’immagine corporea e l’uso di lubrificanti vaginali.
Oltre agli interventi specifici sopra elencati, esistono delle linee generali da seguire per il trattamento delle disfunzioni sessuali tra cui l’educazione sessuale e l’allenamento al rilassamento che aiutano a ridurre l’ansia e a normalizzare l’esperienza sessuale, qualsiasi sia la disfunzione sessuale.
La sessualità rappresenta ancora un tabù nel nostro paese, alcuni autori hanno però affrontato questo tema indicando gli elementi importanti nella relazione sessuale di coppia e sfatando alcuni miti sulla masturbazione e sulla sessualità più in generale. Tra le indicazioni principali sono incluse:
- conoscere l’importanza del tempismo dell’attività sessuale;
- come dire di no al partner e come accettare il rifiuto da un partner con garbo e senza insulti;
- incoraggiare i pazienti ad esprimere i loro bisogni.
La terapia cognitivo-comportamentale ha mostrato risultati significativi; questa, fornisce strategie per risolvere i problemi relazionali sottostanti e prevede esercizi di intimità sessuale, attenzione sensoriale, formazione sulle abilità comunicative, ristrutturazione cognitiva, formazione sulla fantasia sessuale e terapia di gruppo in coppia.
Ma proviamo adesso ad approfondire alcuni disturbi sessuali specifici.
Il Disturbo da Eccitazione Sessuale è caratterizzato da una mancanza/assenza di fantasie sessuali e di desiderio di attività sessuale in una situazione che normalmente produrrebbe eccitazione sessuale, oppure all’incapacità di ottenere/mantenere le risposte tipiche all’eccitazione sessuale.
Il Disturbo da Avversione Sessuale è definito come un’avversione estrema, persistente e ricorrente, ed evitamento, totale o quasi, del contatto sessuale genitale con un partner, il quale causa angoscia o difficoltà interpersonali. In casi come questo, è necessaria una valutazione dettagliata di eventuale traumi o abusi sessuali e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Infine, il vaginismo è un disturbo sessuale che consiste in uno spasmo involontario della muscolatura vaginale che ostacola la penetrazione; la donna affetta da vaginismo trova difficoltà nell’accettare l’atto sessuale, nonostante il desiderio di farlo. Con molta probabilità questo disturbo riflette condizioni psicologiche nascoste o represse della donna, in quanto essa associa il dolore al rapporto sessuale con conseguente fobia della penetrazione. Attraverso una revisione di tutta la letteratura esistente, uno studio ha potuto affermare che le donne affette da vaginismo hanno problemi nella sfera dell’identità personale, psicologica e riproduttiva. La terapia che ad oggi ha dimostrato di avere maggiori risultati positivi è quella cognitivo-comportamentale; risulta però essenziale includere anche la correzione degli atteggiamenti negativi nei confronti del sesso e la promozione di un atteggiamento positivo verso gli organi sessuali.
Possiamo concludere che vi è la necessità di approfondire questa tematica al fine di trovare altri mezzi efficaci per la gestione delle disfunzioni sessuali femminili.